Intro

Prima di ogni discorso è giusto chiarire cosa è per noi la CONSERVATION:

Dalla parola inglese conservazione proviene la nostra missione e consiste nell’assicurarci che possa durare nel tempo la possibilità di conservare in salute, la specie ittica conosciuta come black bass o persico trota (Micropterus Salmoides).

Da non confondere con l’estremo concetto di non praticare l’azione di pesca per paura di danneggiare la specie in oggetto.

Noi siamo prima di ogni altra cosa PESCATORI

La conservazione di questa specie consiste nel essere le prime sentinelle dello stato di salute degli ambienti in cui essa vive e, di assicurarci che sia fatto tutto il possibile per mantenerne il giusto equilibrio di presenza NEGLI AMBIENTI IDONEI, nel rispetto delle altre specie ittiche con la quale ne condivide l’ecosistema.

Detto questo per anni ci è stato detto che il Black Bass o Persico Trota è alloctono e per questo non idoneo a misure di tutela. Allo stesso tempo per anni sono stati fatti interventi in favore di molte specie alloctone ad esclusione del persico trota. Volendo scendere più a fondo nelle considerazioni anche alcuni autoctoni sarebbero discutibili, temoli di ceppo transalpino, Lucci del nor-est europeo e così via. Quindi premessa questa realtà, mi auguro che la discussione passi presto oltre il concetto di alloctono e autoctono, in favore di una più matura discussione relativa a specie esotiche acclimatate che coesistono con l’ittiofauna considerata parautoctona con data storica precedente al 1500 DC. Considerato che di per se è molto discutibile porre l’etichetta parautoctona o alloctona su una specie sulla base di una data storica, in quanto nessuno può stabilire con certezza se il persico trota non fosse già entrato sul territorio nazionale subito dopo la scoperta delle Americhe. Ammesso e non concesso questo punto di vista della data storica, avvalorato ad ogni modo dalla comunità scientifica che si occupa di queste materie, va comunque spostata la discussione su altri livelli di pensiero.

 

Noi chiediamo che il Micropterus Salmoides venga GESTITO e non bandito, chiediamo che il persico trota in quanto presente sul territorio da più di cento-venti anni, ed avendo quindi dimostrato la straordinaria capacità di integrarsi nei nostri ambienti senza stravolgerne l’equilibrio, venga riconsiderato sotto il punto di vista della gestione mirata ad ambienti idonei alla conservazione, sulla base dell’interesse sportivo, economico, culturale che il Persico Trota porta come patrimonio indiscutibile della nostra ittiofauna. Senza dimenticare l’importanza del ruolo che assume in natura, ricoprendo uno spazio lasciato vuoto dall’ittiofauna autoctona.

 

 

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